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Solenne Ottavario dell’Epifania

(6-14 Gennaio 2012)
Anche quest’anno è giunta a conclusione la settimana dell’Ottavario dell’Epifania, cominciata giorno 6 e conclusa giorno 14 gennaio. Con numerose esperienze, preghiera e momenti di spiritualità ha visto la partecipazione di molta gente, di gruppi diocesani  e dei sacerdoti delle Comunità di Giarre e Riposto che hanno espresso la loro soddisfazione per l’andamento dell’intera settimana. Quest’anno la buona riuscita dell’Ottavario è stata determinata oltre che dai sacerdoti, dalle suore  e dai gruppi stabili del nostro territorio, anche dalla presenza dei Sacerdoti Pallottini Padre Rori e don Tonino Lotti, dal vice-Presidente del Consiglio di Coordinamento Internazionale dell'Unione dell'Apostolato Cattolico Corrado Montaldo, dalle suore e dai sacerdoti giunti da Roma, dal vescovo di Acireale Monsignor Antonino Raspanti, dal sacerdote della città di Favara padre Salvatore (che ci aveva ospitati durante la Missione compiuta proprio nel suo paese agli inizi di dicembre).
L’apertura dell’Ottavario si è avuta alle ore 18.00 di venerdì 6 gennaio presso la Basilica di San Pietro dove si è svolta la Celebrazione Eucaristica animata dalle famiglie e dagli alunni della scuola “Maria SS.ma Addolorata” di Riposto. Noi giovani abbiamo preso parte all’Ottavario vivendo con intensità due momenti particolari: l’evangelizzazione di sabato 7 gennaio e l’impegno per divenire membri dell’UAC di giovedì 12.
Dopo settimane di preparazione coadiuvati dalla Pastorale giovanile e da gruppi interparrocchiali, abbiamo vissuto l’esperienza sempre nuova dell’evangelizzazione dei giovani che, ogni sabato, trascorrono la serata cenando nei pub e passeggiando lungo il Corso Italia, via principale del paese di Giarre. Dopo un momento forte di preghiera alle ore 18.00 nella Parrocchia S. Isidoro ci siamo spostati nella Chiesa di S. Francesco poco distante dove avrebbe avuto luogo la veglia di Adorazione Eucaristica “Una luce nella notte”. Non è stato possibile dar luogo alla fiaccolata dal Duomo alla suddetta chiesa a causa delle cattive condizioni meteorologiche che non hanno però indotto i giovani a rinunciare all’uscita serale. Giunti nella piazza antistante la chiesa le fiaccole accese, la musica e la danza eseguita dalle alunne della scuola di ballo di Giampaolo Patanè hanno attirato gente di passaggio o semplici curiosi. Proprio in piazza ha avuto inizio la veglia con la guida di Padre Mario Gullo che, dopo la lettura della Parola, la preghiera e i canti, ha dato avvio alla Veglia Eucaristica animata da lettori e suonatori delle varie parrocchie del paese. Noi giovani abbiamo ricevuto il Mandato di Evangelizzazione e ci siamo recati in coppia per le strade dopo aver concordato le zone da frequentare. Grazie alla condivisione avvenuta in seguito abbiamo scoperto che la partecipazione dei giovani rispetto agli anni precedenti è stata maggiore: i ragazzi si sono dimostrati per lo più disponibili ad ascoltare senza manifestare atteggiamenti di indifferenza o maleducazione. La sorpresa e il piacere sono derivati dalle numerose domande che addirittura alcuni di loro hanno rivolto alle coppie di evangelizzatori, evidenziando una crescente apertura e interesse verso la loro religione. Ciò è stato in parte spiegato dall’età dei ragazzi: i più ricettivi sono i giovani di età inferiore ai 18 anni che non possono come i più grandi spostarsi verso città limitrofe e più popolate per trascorrere il sabato sera insieme. In ogni caso molti ragazzi si sono fatto guidare verso la chiesa dagli evangelizzatori, altri vi si sono recati dopo cena a seguito dell’invito fatto nei pub (dove positiva è stata l’accoglienza anche da parte dei gestori). Molti giovani hanno parlato della stranezza nel vedere altri giovani testimoniare la loro fede “per strada” senza essere Testimoni di Geova, Evangelisti o comunità note per questa modalità d’azione. Ogni coppia di evangelizzatori può raccontare la sua storia perché tanti sono stati gli incontri sorprendenti fatti durante la serata: c’è stato chi ha invitato noi  evangelizzatori al pub a sedere e cenare con loro per scoprire chi eravamo e cosa facevamo come UAC; chi si è arricchito grazie ad una particolare domanda che ha fatto riflettere sulla propria fede; chi, come un ragazzo incontrato per strada e invitato ad entrare in chiesa per curiosità ha finito col rimanere ed assistere all’intera celebrazione (chiedendoci poi di ripetere con più frequenza serate simili a quella).  Al rientro di noi giovani molti lumini accesi sull’altare hanno testimoniato il successo della nostra evangelizzazione e l’affluenza è stata grande sino alla chiusura della veglia.
Domenica 8 gennaio alle ore 8.00 ha avuto luogo presso la chiesa “Maria SS.ma Addolorata” la Celebrazione Eucaristica Comunitaria, mentre in serata presso la Basilica di S. Pietro si è svolta la celebrazione serale delle ore 18.oo che ha visto la partecipazione di Sua Ecc. Monsignor Antonino Raspanti e di tutti i Parroci della città di Riposto.

Da lunedì 9 gennaio a sabato 14 ogni mattino alle ore 8.30 è stata tenuta nella chiesa “Maria SS.ma Addolorata” una catechesi aperta a tutti e data la disponibilità per le confessioni. Proprio lunedì 9 noi giovani insieme agli adulti UAC abbiamo partecipato ad un incontro di preghiera in presenza dei collaboratori e di Monsignor  Pio Vigo, ex-Vescovo della diocesi di Acireale. Nel corso della serata varie coppie del gruppo UAC degli adulti hanno accompagnato simbolicamente ogni giovane, nell’intento di aiutarli a percorrere un cammino da loro già intrapreso divenendone guide.
Martedì 10 alle ore 10.30 si sono svolte visite e confessioni agli anziani delle comunità alloggio di Riposto mentre nel pomeriggio l’incontro con gli amici della terza età è stato animato dai ragazzi e dalle insegnati della scuola “Maria SS.ma Addolorata”. Alle ore 18.30 si è svolto l’incontro con i ragazzi della comunità “Piccoli Gabbiani”, cui è seguita una festa per affidare, a conclusione della giornata, tanto i grandi quanto i più piccini alla misericordia di Dio.
Mercoledì 11 gennaio si è svolto l’incontro con gli ex-alunni della scuola “Maria SS.ma Addolorata” per rendere anche loro partecipi dell’Ottavario dell’Epifania esortandoli alla comunione, alla fraternità e alla spiritualità. In seguito si è svolto un altro incontro con noi giovani per un momento di preghiera e per la definizione dei dettagli in vista della celebrazione del dì successivo.
È stato proprio giovedì 12 gennaio che noi ragazzi, prendendo l’impegno nell’UAC siamo diventati parte integrante dell’Apostolato Cattolico. In mattinata hanno avuto luogo le Adorazioni Eucaristiche nelle varie parrocchie di Riposto mentre alle ore 17.00 si è recitato un Rosario meditato nella chiesa “Maria SS.ma Addolorata”. Alle ore 18.00 ha avuto inizio la Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Ecc. Monsignor Antonino Raspanti e concelebrata dai Sacerdoti Pallottini in presenza dei seminaristi di Acireale, dei sacerdoti delle parrocchie ripostesi e dei compaesani che avevano ricevuto l’invito di partecipazione. L’affluenza è stata grande e molta gente non trovando posto ha assistito in piedi alla celebrazione. Quest’ultima animata dalle varie comunità parrocchiali, con i canti eseguiti da noi gruppo giovani e da alcuni alunni della scuola e con le preghiere dei sacerdoti è culminata nel momento per noi tanto atteso dell’impegno nell’UAC. La presenza di don Tonino Lotti e di Corrado Montaldo a guidarci nel prendere l’impegno è stato molto importante e sentito come un gesto di vicinanza alla comunità di Avella (che come noi stava celebrando l’Ottavario) e all’intera comunità dell’Unione dell’Apostolato Cattolico di Grottaferrata. Dopo essere stati chiamati per nome, aver invocatolo Spirito Santo e pronunciato l’atto di impegno abbiamo ricevuto commossi la croce di Cristo e lo Statuto, cardini della nostra vita di cristiani nell’Apostolato Cattolico. È difficile spiegare la gioia e l’onore di essere riconosciuti dalla chiesa come primo gruppo di giovani UAC in tutta Italia, di aver tracciato una tappa importante in quello che rimane un cammino da compiere ogni giorno. Vivere come gruppo anche al di là della nostra appartenenza all’UAC, il senso di fraternità e di affetto profondo che ci lega, la consapevolezza di aver ricevuto un dono che ci è stato dato per essere condiviso con altri, l’essere fianco a fianco e prendere un impegno per la vita.. Davanti a Dio siamo diventati insieme parte integrante dell’UAC e abbiamo apposto le nostre firme sul libro dove tanti uomini prima di noi hanno scritto e su cui tanti altri ancora scriveranno (speriamo presto altri giovani come noi). La nostra riconoscenza è stata grande per tutti coloro che ci hanno guidato negli anni e condotto fino a questa  serata: a suor Beniamina principalmente, ma anche al gruppo degli adulti, alle Suore e ai Sacerdoti Pallottini e a tutta la gente che era venuta per assistere e sostenerci nel nostro prendere l’impegno. Alla fine della serata abbiamo festeggiato insieme condividendo con la comunità l’ingresso ufficiale nell’UAC.
Venerdì 13 alle ore 17.30 si è svolta la catechesi tenuta da Padre Carmelo Raspa cui è seguita la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Provinciale dei Pallottini don Tonino Lotti; la messa è stata animata dal gruppo adulti e giovani UAC.
In conclusione dell’Ottavario dell’Epifania giorno 14 gennaio ci si è recati nelle scuole elementari, medie e superiori per dare testimonianza ed evangelizzare i grandi e i piccini sensibilizzando alla povertà e alla carità. Proprio la serata è infatti stata dedicata al racconto della missione della signora Salici: dopo aver dato testimonianza della sua esperienza in India, raccontando ciò che ha visto e le esperienze più o meno belle che ha vissuto, la signora Salici ci ha fatto visionare un documentario realizzato da lei e dal marito: in esso le storie di ragazze ammalate di AIDS, la povertà, la tristezza, la miseria ma anche luoghi bellissimi, lieti fini e personalità straordinarie hanno preso vita nelle parole delle suore indiane che si sono fatte portavoce della loro realtà. Al termine del video sono stati raccolti fondi per sostenere le missioni in India attraverso un sorteggio e la vendita di piccoli oggetti. L’Ottavario dell’Epifania anche quest’anno ha toccato tutte le realtà ed è stato bello concludere con questa piccola parentesi di carità tanto celebrata da san Vincenzo Pallotti.
È possibile fare del bene anche nel proprio piccolo e sono spesso le testimonianze di chi ci circonda a cambiare il nostro modo di pensare, a riempirci il cuore di speranza e conforto. Anche noi giovani diamo la nostra testimonianza agli altri, durante l’evangelizzazione così come nella vita di tutti i giorni, nella volontà di ravvivare la fede altrui senza mai perdere di vista noi stessi.  L’Ottavario dell’Epifania di quest’anno ci ha dato davvero tanto: abbiamo seminato e molti frutti li abbiamo raccolti proprio durante questa settimana; altri devono ancora germogliare. Ringraziamo di cuore il Signore per aver operato con noi e attraverso noi per la riuscita dei suoi piani.

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